La direttiva “Case Green” è stata approvata al Parlamento Europeo: iniziano così i negoziati tra le istituzioni europee per elaborare il testo finale. Il provvedimento spianerà la strada verso maggiore efficienza energetica del Paese, ma allo stesso tempo, alla necessità di valutare le soluzioni migliori per le ristrutturazioni.
Insieme a maggiori indicazioni in merito, attesi sono anche i finanziamenti europei e dei singoli paesi che verranno messi a disposizione per agevolare la transizione energetica.
Il contenuto della Direttiva prevede che gli edifici residenziali raggiungano la classe energetica E entro il 2030 e, successivamente, la classe energetica D entro il 2033.
Per quanto riguarda gli edifici non residenziali, invece, a partire da gennaio del 2026 scatta l’obbligo di realizzare edifici a zero emissioni (chiamati “Zeb”, ovvero Zero emission buildings). Tale obbligo vale per nuovi edifici di proprietà degli enti pubblici, oppure occupati o gestiti da essi, mentre, per gli altri casi la scadenza è fissata al 2028.
Una volta recepita la direttiva, sarà obbligatorio installare impianti solari in tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali, mentre tale obbligo riguarderà tutti gli edifici pubblici e non residenziali già esistenti su cui dovranno essere installati impianti solari entro il 31 dicembre 2026. Lo stesso obbligo, inoltre, dovrà essere rispettato entro il 31 dicembre 2032 da tutti gli edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti.
Infine, tutti gli altri edifici di proprietà pubblica e non residenziali dovranno raggiungere la classe E a partire dal 2027 e la classe D a partire dal 2030.
